CONVEGNO 2002

Intervento Giorgio Guazzaloca

Signor Presidente della Commissione Europea, Signor Sottosegretario alla difesa, Signor Presidente della Regione Calabria, Signor Presidente della Regione Basilicata, Signor Prefetto, Autorità, Signore e Signori.
Sono lieto in modo non formale di porgere il saluto mio e della città di Bologna a questo convegno che porta alla ribalta due regioni del nostro Mezzogiorno fortemente impegnate sulla strada della crescita e dello sviluppo.
Credo che sia altamente significativo che questo incontro si svolga a Bologna e per di più nel Palazzo comunale. Questa è la testimonianza più chiara del legame che unisce la nostra città, la città di Bologna, e i calabresi e i lucani che in essa risiedono.
Un legame consolidato non solo e non tanto dal tempo bensì dall’intesa proficua svolta dalla città di Bologna e le due associazioni culturali “la Calabria nel mondo” e “il Circolo dei lucani” che operano appunto qui nella nostra città.
Bologna è una città ospitale, ma il forte rapporto di amicizia che si è stabilito tra la città e le due comunità è il segno di un legame speciale rinvigorito dal valore e dall’intelligenza dei calabresi e dei lucani che qui vivono ed operano.
Bologna da sempre ha costituito un ideale ponte tra nord e sud, un ponte costruito sull’amicizia e sul reciproco rispetto.
Un ponte che si regge su solidi piloni quali l’Università e il tessuto economico-industriale.
Molti sono stati, e sono ancora adesso, gli studenti, calabresi e lucani che hanno scelto l’Ateneo di Bologna e poi qui sono rimasti per svolgere la loro professione.
Molti sono stati, e lo sono anche oggi, i giovani calabresi e lucani che a Bologna sono arrivati e hanno trovato lavoro mettendo a disposizione il loro impegno e la loro volontà e che hanno arricchito la nostra città e che oggi posso dire che sono anche bolognesi. Ecco perché il ponte tra Bologna e le due Regioni è ancora così saldo e ancora di più lo sarà in futuro.
Ma oggi il rapporto tra Bologna, la Calabria e la Basilicata può avere un respiro ancora più ampio, un respiro europeo. Bologna è città europea per tradizione e per scelta. Per tradizione perché l’apertura all’Europa, grazie al ruolo svolto dall’Università risale addirittura indietro nei secoli. Per scelta perché la città, dall’alto dello sviluppo degli scambi e dei commerci, ha sempre voluto guardare all’Europa.
Bologna può quindi rappresentare un utile punto di riferimento per Calabria e Basilicata anche nel loro giusto progetto di vivere sempre di più in una dimensione europea.
Credo che il convegno di oggi rappresenti una tappa importante in questo processo e Bologna è felice di esserne con voi protagonista.
E con questo convincimento positivo che rinnovo a tutti i presenti il saluto di Bologna e il mio personale.
L’amicizia è un bene prezioso e ritengo che noi potremo, proseguendo su questa strada, coglierne i frutti migliori.
Buon lavoro, grazie.

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